Brocca spezzata
Gv 12, 1-11.
Mc 14,3
Gesù si trovava a Betània, nella casa di Simone il lebbroso. Mentre era a tavola, giunse una donna che aveva un vaso di alabastro, pieno di profumo di puro nardo, di grande valore. Ella ruppe il vaso di alabastro e versò il profumo sul suo capo.
Lo spezzare la brocca è il modo nel quale si chiude la giornata.
Con questo gesto, in preghiera, ai piedi di Gesù, Gli si dona il giorno appena trascorso e tutto ciò che ha riempito la nostra vita, la nostra mente, il nostro cuore: gioie, dolori, ansie, timori, desideri, speranze, incontri, gesti, pensieri, parole....
In particolare, ci si sofferma sugli episodi e sui momenti nei quali, per Sua grazia, si è stati capaci di sprecare amore, di gesti di amore gratuito e disinteressato, di accettare che il nostro amore fosse non amato (come il Suo) e tuttavia capaci di amare fino alla fine (come Lui).
Talvolta si piange, come Maria di Betania. "I passi del mio vagare tu li hai contati, nel tuo otre raccogli le mie lacrime: non sono forse scritte nel tuo libro?" (Sal 56, 9).
La brocca viene spezzata, perché esca tutto il profumo. E non rimanga nulla. Il profumo è molto prezioso, perché la vita è preziosa, ogni attimo è prezioso, noi siamo preziosi agli occhi di Dio. Ai piedi di Gesù, quindi, con tutta la vita, anche con tutti i peccati e le miserie e le omissioni e le superficialità e le mancanze di carità....
E il profumo viene sparso in tutta la casa, cioè in tutta la nostra vita in cui il Signore ha preso dimora, perché ogni attimo l'abbiamo vissuto o rivissuto con Lui e per Lui, il cui nome è "aroma che si spande" (Ct 1, 3b).
Nella misura in cui testimoniate la bellezza dell’amore di Dio, che segue l’uomo con infinita benevolenza e misericordia, voi spandete quel “buon profumo divino” che può richiamare l’umanità alla sua vocazione fondamentale: la comunione con Dio (CEI)